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Andria

Cuore Immacolato di Maria

Oltre la materia


Albano Poli

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Consacrata nel 2010, la chiesa del Cuore Immacolato di Maria è un edificio di concezione moderna che si presenta come un’efficace sintesi tra principi liturgici, funzionalità e bellezza.



La chiesa è stata progettata dagli architetti Elisabetta Petruzzelli, Michele e Filippo Galentino, mentre tutte le numerose opere artistiche sono state ideate da Albano Poli e realizzate dal nostro laboratorio sotto la direzione del maestro. Il tema di Maria è il filo conduttore delle realizzazioni e si unisce ad una rappresentazione della simbologia liturgica centrata sulla qualità essenziale, materica, delle forme e dei colori.

Il portale d’ingresso in vetro soffiato e bronzo, le vetrate e le porte interne, gli arredi liturgici in pietra -altare, ambone, fonte battesimale, sedute - il tabernacolo, la via matris e la via crucis, la scultura mariana, ogni opera è stata realizzata grazie alla capacità di far interagire le diverse maestranze del laboratorio esperte nelle rispettive tecniche. In ogni realizzazione è evidente tanto la matrice della progettazione unitaria, quanto la varietà e le inedite possibilità espressive, frutto del dialogo tra tecniche diverse.


Portale in bronzo e vetro

Il portale d'ingresso
unisce vetro e bronzo, trasparenza e densità.





Portale in bronzo e vetro

Vetrate e mosaico



Le numerose vetrate, absidali e di navata, sono frutto di un preciso studio architettonico e artistico volto ad unire diversi obiettivi: figurativi ed espressivi, funzionali e relazionali. Raffigurando le tematiche individuate con la committenza, le vetrate consentono alla luce e al colore di mettere in dialogo le altre opere interne.







Una delle due vetrata di facciata






La luce colorata che filtra dalle vetrate rende vibrante di riflessi il mosaico dove sorge l’altare.






La vetrata del fonte battesimale


Il pane eucaristico è il soggetto che ricorre nel tabernacolo in bronzo e nella vetrata della porta che separa l’aula principale dalla cappella feriale.
Dettaglio tabernacolo in bronzo

Dettaglio della vetrata e del tabernacolo


Il fonte battesimale

Fonte battesimale



Il tema dell’acqua ricorre nell’area del fonte battesimale, dalla vetrata artistica, alla pittura parietale, dal fonte stesso alla sua pavimentazione in mosaico. Il movimento della luce è catturato e rielaborato nella rappresentazione dell’acqua che scorre. Luce, colore, pittura, mosaico, scultura, formano un’unica opera che dialoga con lo spazio in cui è collocata.





Dettaglio del mosaico






Bozzetto preliminare






Dettaglio della parete

Opere realizzate







Vetro e bronzo
Trasparenza, densità e colore

Il portale d'ingresso

Il vetro soffiato azzurro è lo sfondo sul quale si stagliano le figure ad alto rilievo dell’Angelo annunciante e di Maria, realizzate in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa e rifinite con patina brunita.

I portali laterali in bronzo, ottenuti con la tecnica della fusione a cera persa, si distinguono per la finitura materica e astratta che valorizza la semplicità della texture e riprende i colori delle rispettive vetrate soprastanti.

La vetrata che divide l’aula principale della chiesa dalla cappella feriale offre una soluzione artistica all’esigenza di separare i due ambienti della chiesa. La figurazione simbolico astratta dell’eucarestia si concentra nella parte superiore della porta, mentre la trasparenza della parte inferiore consente la contemplazione del tabernacolo, posto nella cappella feriale, a tutta l’assemblea che può così assistere alle funzioni religiose anche da questo spazio.

Il pane spezzato è il tema ripreso anche nel tabernacolo, realizzato in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa.

Vetrate dell'abside

Il pane spezzato è il gesto che fa riconoscere Gesù e richiama all’ultima cena quando è stata istituita l’Eucarestia. La sua forma circolare, che si sviluppa in tutte le tre alte vetrate, ricorda il disco luminoso del sole: dopo la notte arriva il giorno, dopo la morte è il tempo della resurrezione.

Dodici grandi luci ad ogiva svolgono il tema della Redenzione attraverso due episodi salienti, a destra l'Annunciazione e a sinistra la Donna vestita di sole. Sviluppati con una concezione "cinematografica", i racconti si srotolano come pergamene orizzontali senza interruzione, come se passassero attraverso lo spessore degli archi, con l'effetto di due vetrate uniche che corrono sulle pareti.

Il rosone di facciata rappresenta la croce gemmata interpretata in modo simbolico-astratto: la croce "centro del mondo", è costruita da fitti raggi luminosi, simbolo dell’unità del mondo redento dalla croce.

La parete vetrata che separa l’area del Confessionale valorizza la funzione liturgica di questo spazio. Le incisioni, e il sapiente utilizzo del vetro soffiato a bocca placcato, creano esternamente un'opera artistico-funzionale ed internamente un luogo raccolto per celebrare il sacramento del perdono.

La pietra
L'arredo sacro

Altare

Astrazione e simbolismo caratterizzano anche l’altare e la rispettiva pavimentazione, concepiti come un’unica opera. L’altare è realizzato in marmo bianco e sulla diversa lavorazione del fronte la pietra diviene ancora una volta Pane Eucaristico. Il mosaico del pavimento, realizzato anch’esso in marmo bianco e tessere in vetro dorato, sottolinea con segni concentrici la centralità della liturgia.

Ambone

Realizzato in marmo bianco come il resto dell’arredo, l’ambone è di forma avvolgente ed il leggio atto ad accogliere la Parola di Dio è anch’esso in pietra. La sua forma semi circolare evoca la pietra ribaltata all’apertura del sepolcro, da esso e sulla parte anteriore dell’ambone compare un’"esplosione di luce" una "folgore".

La Sede

Sedute laterali e sede del celebrante sono realizzate in marmo bianco e poste su un gradino, per essere visibili dall’assemblea intera.

Scultura Mariana

Realizzata in bronzo con l’antica tecnica della fusione a cera persa, questa scultura reinterpreta il Sacro Cuore di Maria in quanto Madre: la fiamma della fede, arde viva ed imperitura attraverso tutte le difficoltà della sua vita terrena.

Marmo e terracotta
Dialogo compositivo e materico


Realizzate in seguito all’installazione delle prime opere, Via Crucis e Via Matris completano la rappresentazione iconografica della liturgia e rendono ancora più articolate le sue funzioni. Via Matris e via Crucis sono concepite all’unisono, pur nelle diverse modalità di realizzazione. La relazione tra le due Vie è data dall’utilizzo sapiente dei materiali, marmi dai colori tenui nella Via Matris e terracotta rossa su cristallo per le stazioni della Via Crucis. I colori tenui prevalenti nella Via Matris diventano incisivi ed emergono con l’utilizzo più consistente del marmo Rosso Veronese nelle stazioni in comune con la Via Crucis, ponendosi in dialogo con il rosso della terracotta scelta per quest’ultima.

Dal progetto all’installazione




L’intervento per la chiesa Cuore Immacolato di Maria si è sviluppato a distanza di qualche anno in due tempi diversi. Progetto Arte Poli ha realizzato tutte le opere, a partire dalla concezione e progettazione, fino al collaudo e installazione. Lo studio dello spazio, la conoscenza delle sue funzioni liturgiche, lo sviluppo dei temi secondo diverse prospettive e il dialogo tra le opere stesse è frutto di un insieme unico di competenze, progettuali, tecniche, artistiche, artigiane, che lavorano insieme per dare vita alla soluzione scelta e concordata passo dopo passo con la committenza.








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Progetto Arte Poli - Opere per il sacro


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