L’intervento per la Chiesa Beata Vergine Maria Addolorata si è posto come obiettivo l’adeguamento liturgico e la valorizzazione dell’ambiente sacro. La creazione del fonte battesimale e del tabernacolo, posti entrambi nella navata sinistra, è stata dunque accompagnata dalla realizzazione di nuove decorazioni parietali coerenti con i rispettivi arredi, con l’integrazione di una nuova decorazione sulla parete e sulla quinta dell’abside centrale.

Lo stile astratto ricorre in tutte le decorazioni parietali, caratterizzate da un’elevata luminosità e da un preciso simbolismo cromatico. Sulla parete retrostante il tabernacolo è stata infatti raffigurata la colonna di fuoco, il fuoco che ha accompagnato il popolo di Israele durante l’Esodo, il fuoco del roveto ardente, ma anche il fuoco dello Spirito che discende nella pentecoste.

Allo stesso modo, il fonte battesimale è valorizzato dalla raffigurazione dell’acqua che scende copiosa dall’alto: l’acqua fonte di vita eterna, richiamo all’acqua che scaturì dalla roccia grazie a Mosè, l’acqua offerta da Gesù alla Samaritana, l’acqua del battesimo che è permeata dalla luce dello Spirito Santo e che proprio in corrispondenza del fonte diviene dorata legandosi cromaticamente sia al tabernacolo che alla luce della Risurrezione.

La forma ottagonale del fonte battesimale è sottolineata dalla pavimentazione in mosaico che richiama anch’essa il tema dell’acqua.

Una struttura in ottone e la doratura interna distinguono il tabernacolo. Sostenuto da una colonna realizzata nello stesso marmo del fonte battesimale, il tabernacolo è impreziosito da una formella bronzea con la simbologia dell’Ichtys, il pesce utilizzato dai primi cristiani per raffigurare Cristo. Il tabernacolo vero e proprio sarà invece realizzato con una struttura in ottone e internamente dorato.

Completa il progetto il basamento realizzato per la scultura votiva, realizzato con uno stile coerente a quello degli altri arredi liturgici.