"Realizzare opere dedicate ad un santo che si è incontrato personalmente, e che ha lasciato un segno nel proprio animo grazie al suo operato e alla sensibilità tipica dei fanciulli, è un onore che non credo ricapiterà".
Albano Poli
Albano Poli
Il valore del bronzo: San Giovanni Calabria del maestro Albano Poli.
Scultura in bronzo, ospedale Don Calabria di Negrar.
Il maestro Albano Poli fu infatti uno di quei fanciulli aiutati da Don Calabria durante e dopo l'ultima grande guerra, giorni difficili che ancora oggi ricorda con commozione. "La realizzazione di queste sculture mi ha dato la possibilità di studiare più da vicino la storia di questo nostro santo aggiungendo ai miei ricordi parole che prima non conoscevo e che li hanno illuminati di una luce e di un senso nuovo". Albano Poli, artista veronese fondatore dell'atelier artistico Progetto Arte Poli inizia a descriverci il grande lavoro che ha portato alla realizzazione della scultura che accoglie gli ospiti della nuova struttura dell'ospedale Don Calabria di Negrar. Parole che accompagnano anche quest'opera esplicitandone il valore nel contesto in cui è stata collocata: "Il malato è, dopo Dio, il nostro vero padrone".
Il maestro Albano Poli fu infatti uno di quei fanciulli aiutati da Don Calabria durante e dopo l'ultima grande guerra, giorni difficili che ancora oggi ricorda con commozione. "La realizzazione di queste sculture mi ha dato la possibilità di studiare più da vicino la storia di questo nostro santo aggiungendo ai miei ricordi parole che prima non conoscevo e che li hanno illuminati di una luce e di un senso nuovo". Albano Poli, artista veronese fondatore dell'atelier artistico Progetto Arte Poli inizia a descriverci il grande lavoro che ha portato alla realizzazione della scultura che accoglie gli ospiti della nuova struttura dell'ospedale Don Calabria di Negrar. Parole che accompagnano anche quest'opera esplicitandone il valore nel contesto in cui è stata collocata: "Il malato è, dopo Dio, il nostro vero padrone".
Dettaglio scultura
San Giovanni Calabria, scultura in bronzo patinato realizzata da Progetto Arte Poli con la tecnica della fusione a cera persa. h. 310 cm
A caratterizzare quest'opera è la sua solidità e monumentalità, don Calabria appare saldo, come una colonna portante: nei suoi insegnamenti affondano le radici della sua opera, il suo esempio e i suoi insegnamenti sono le fondamenta della sua Opera.
La scultura raffigura San Giovanni Calabria come lo ricordiamo anche grazie alle fotografie storiche che sono arrivate fino a noi, con lo sguardo sereno, una mano protesa e una sul cuore, segno della sua bontà d'animo e del suo impegno verso gli ammalati.
Modellazione della struttura portante
Modello in plastilina in scala reale
Modello in bronzo in scala ridotta
La statua in bronzo di San Giovanni Calabria,
posta presso la nuova struttura d'ingresso dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona.
posta presso la nuova struttura d'ingresso dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona.
19 giugno 2020, cerimonia d'inaugurazione.
Il maestro Albano Poli con il Vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti.
Il maestro Albano Poli con il Vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti.
Il marmo vivo: San Giovanni Calabria, scultura del maestro Albano Poli.
La scultura in marmo Botticino realizzata dal maestro Albano Poli è stata commissionata dall’Opera don Calabria e dalla Diocesi scaligera, che hanno voluto ricordare il religioso dei "buoni fanciulli" con una nuova statua in marmo da collocare presso la chiesa di San Benedetto al Monte a Verona, dove il santo fu rettore dal 1907 al 1912.
Installata nell’ottobre 2019, dopo essere transitata per la veglia di benedizione presso la Chiesa di Sant’Anastasia, la statua comprende elementi iconografici originali, scolpiti per armonizzarla alla statua di San Benedetto, patrono della chiesa e risalente al 1777. Il basamento è stato realizzato infatti come una nuvola che sorregge le figure, lasciando intravedere la rettoria di San Benedetto e la chiesa di San Zeno in Monte, dove è custodito e venerato il sepolcro di San Giovanni Calabria. "L’opera vuole essere un ricordo del periodo straordinario di cinque anni, dal 1907 al 1912, in cui l’esperienza di san Giovanni Calabria si è fatta miracolo della Provvidenza che è scesa dal cielo passando attraverso il cuore dell'uomo", spiega il rettore di San Benedetto al Monte, don Carlo Zantedeschi, che ha seguito le fasi della realizzazione passo dopo passo.
La statua presso la Chiesa di Sant’Anastasia dove ha sostato prima dell’installazione definitiva
Bozzetti preliminari
San Giovanni Calabria,
opera in marmo botticino scolpita interamente a mano. H. 120 cm
opera in marmo botticino scolpita interamente a mano. H. 120 cm
Fase di lavorazione dell’opera
San Giovanni Calabria, opera in marmo botticino
Il maestro Albano Poli con Don Carlo Zantedeschi,
rettore della Chiesa di San Benedetto al Monte
rettore della Chiesa di San Benedetto al Monte
Circa dodici mesi di lavorazione in 14''
SAN GIOVANNI CALABRIA (Verona 1873- Verona 1954)
Giovanni Calabria nacque a Verona da genitori poveri l'8 ottobre 1873 e fu consacrato sacerdote nel 1901. Dedicò tutta la sua vita ai bisognosi,
agli orfani, agli abbandonati, emarginati, ammalati ed anziani, con la finalità di vivere e portare nel mondo la fede in Dio Padre e la fiducia nella Divina Provvidenza.
Tratto fondamentale di ogni sua opera era di non chiedere nulla in cambio, confidando nelle parole del Vangelo: "non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete" (Matteo 6,25).
Fotografia di San Giovanni Calabria
L'opera di don Calabria non intendeva escludere alcun settore di attività ove ci fosse bisogno di aiuto ai meno fortunati. Così egli iniziò accogliendo ragazzetti di strada, orfani o con problemi di varia natura, curando la loro istruzione, insegnando loro un mestiere per prepararli alla vita. Nell'immediato secondo dopoguerra iniziò anche un'attività rivolta alla scuola magistrale, partendo dal concetto che nella società c'è bisogno anche di persone istruite e di professionisti. Negli ultimi decenni le mutate condizioni dell'istruzione pubblica in Italia fecero sì che l'attività dell'Opera don Calabria si rivolgesse ai portatori di handicap e al Terzo Mondo, senza esclusione di alcun altro ramo di attività ove si fosse in grado di portar giovamento.
Morì il 4 dicembre 1954 e i suoi funerali, tre giorni dopo, richiamarono per le strade di Verona una moltitudine impressionante di persone che accompagnarono con una coda interminabile attraverso il centro della città. Ancora oggi, a distanza di tanto tempo, il ricordo di don Calabria è ben vivo nella Chiesa e nella città di Verona dove viene indicato come esempio di fede nel Padre Celeste e di amore verso i più bisognosi, nei quali egli vedeva le "vive immagini di Gesù".
Fu beatificato dal Santo Padre Giovanni Paolo II a Verona il 17 aprile 1988 e canonizzato dallo stesso Pontefice il 18 aprile 1999 a Roma. Le sue Congregazioni sono ora presenti, col suo stesso spirito, in varie città d'Italia e in altri nove Paesi del mondo: Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, India, Filippine, Angola, Kenya e Romania.