Papa Giovanni Paolo I
Lo spessore del ritratto
La pittura che racconta la personalità
Il ritratto
Il ritratto di Giovanni Paolo I è stato realizzato considerando la sua personalità e ripercorrendo la sua storia, secondo un processo di lavoro che da sempre portiamo avanti nel nostro atelier, non solo in pittura ma anche nei mosaici, nelle vetrate e nell’affresco. L’opera si compone di numerosi elementi che rivelano i luoghi, gli eventi e le passioni del Pontefice, dettagli individuati attraverso lo studio e la scomposizione dello stemma papale. È la concezione del ritratto che ci ha trasmesso la storia dell’arte della quale vogliamo essere prosecutori.
Olio su tela, 80x100 cm
Progetto Arte Poli, nella figura del suo fondatore il Maestro Albano Poli, ha voluto rendere omaggio al venerabile Papa mediante la realizzazione di questo ritratto carico di significato, che lo ricordasse per le sue opere e per le sue virtù. L’opera, che va ad unirsi agli altri ritratti già realizzati dall’atelier, è un viaggio nella vita di Albino Luciani attraverso simboli e riferimenti: da Agordo a Venezia, da Venezia a Roma, dalla sua infanzia ai suoi scritti e al suo breve pontificato.
Tale concezione del ritratto coinvolge in modo esplicito l’osservatore, chiamato a conoscere o ad approfondire la storia della persona rappresentata per decifrare gli elementi che si rivelano fondamentali per la piena comprensione dell’opera.
I dettagli
1. La libreria
I fregi della libreria richiamano alla sedia gestatoria e sugli scaffali poggiano i libri da lui scritti: “Catechetica in Briciole” e “Illustrissimi, lettere ai grandi del passato”. L’antico vaso da farmacia riporta il suo motto “Humilitas”. L’umiltà come una medicina, una cura e soprattutto una qualità indispensabile per chi è chiamato al servizio dell’autorità. Fra i libri si scorge un foglio bianco, richiamo al Pontificato interrotto a pochi giorni dall’elezione.
2. Il paesaggio montano
I monti di Canale d’Agordo, le Pale di San Lucano, richiamano l’amore per i luoghi da cui papa Luciani proviene. Il paesaggio che li contiene ha la stessa cornice del ritratto, una mise en abyme che crea un dialogo tra i due generi pittorici della tradizione.
3. Il leone alato
Il leone alato, la colonna e il libro aperto sulle parole “Pax Tibi Marce Evangelista Meus” sono un riferimento a Venezia e al periodo in cui egli fu il suo patriarca.
I fregi della libreria richiamano alla sedia gestatoria e sugli scaffali poggiano i libri da lui scritti: “Catechetica in Briciole” e “Illustrissimi, lettere ai grandi del passato”. L’antico vaso da farmacia riporta il suo motto “Humilitas”. L’umiltà come una medicina, una cura e soprattutto una qualità indispensabile per chi è chiamato al servizio dell’autorità. Fra i libri si scorge un foglio bianco, richiamo al Pontificato interrotto a pochi giorni dall’elezione.
2. Il paesaggio montano
I monti di Canale d’Agordo, le Pale di San Lucano, richiamano l’amore per i luoghi da cui papa Luciani proviene. Il paesaggio che li contiene ha la stessa cornice del ritratto, una mise en abyme che crea un dialogo tra i due generi pittorici della tradizione.
3. Il leone alato
Il leone alato, la colonna e il libro aperto sulle parole “Pax Tibi Marce Evangelista Meus” sono un riferimento a Venezia e al periodo in cui egli fu il suo patriarca.
4. La croce pettorale
Giovanni Paolo I indossa una croce che riproduce fedelmente “Il Cristo della Speranza”, una scultura in bronzo disegnata e realizzata nel 2013 da Progetto Arte Poli su indicazione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Gesù crocifisso non è più sofferente ma sembra sollevarsi dalla croce che a sua volta dà l’idea di dissolversi. Un anacronismo che ha il valore di un omaggio postumo dedicato da Progetto Arte Poli al “papa del sorriso”.
5. Le tre stelle
Figurano anche nel suo stemma le tre stelle che richiamano alle virtù teologali e al tema della luce, riferimento al suo cognome.
Giovanni Paolo I indossa una croce che riproduce fedelmente “Il Cristo della Speranza”, una scultura in bronzo disegnata e realizzata nel 2013 da Progetto Arte Poli su indicazione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Gesù crocifisso non è più sofferente ma sembra sollevarsi dalla croce che a sua volta dà l’idea di dissolversi. Un anacronismo che ha il valore di un omaggio postumo dedicato da Progetto Arte Poli al “papa del sorriso”.
5. Le tre stelle
Figurano anche nel suo stemma le tre stelle che richiamano alle virtù teologali e al tema della luce, riferimento al suo cognome.
Ritratti pittorici
Raffigurare la persona raccontandone anche il carattere e le passioni è ambizione del ritratto pittorico fin dal primo Rinascimento. È in quest’epoca che, grazie ai ritratti che la storia dell’arte ci ha consegnato, cominciano ad assumere una precisa memorabilità i personaggi più illustri e autorevoli. Tale concezione del ritratto, che va oltre la somiglianza al soggetto rappresentato per suggerirne anche aspetti non evidenti, è quella che riprendiamo nel nostro atelier con l’intento di porci al servizio della tradizione.
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