Papa Benedetto XVI
Raffigurare la vita,
raccontare la storia
Un dipinto unico per conoscere Papa RatzingerIl ritratto
Il ritratto di Benedetto XVI si ispira per ambiente e composizione al dipinto di Benjamin von Block raffigurante Alberto Sigismondo di Baviera, Vescovo di Frisinga.
Papa Benedetto XVI appare sorridente, raffigurato come in uno dei numerosi incontri con importanti personalità politiche o religiose avvenuti durante il suo pontificato. Molti dettagli caricano l’opera di significato a partire dal mappamondo su cui poggia la mano, un richiamo alla Dichiarazione “Dominus lesus” circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, documento firmato da Joseph Ratzinger nell’agosto 2000 in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Papa Benedetto XVI appare sorridente, raffigurato come in uno dei numerosi incontri con importanti personalità politiche o religiose avvenuti durante il suo pontificato. Molti dettagli caricano l’opera di significato a partire dal mappamondo su cui poggia la mano, un richiamo alla Dichiarazione “Dominus lesus” circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, documento firmato da Joseph Ratzinger nell’agosto 2000 in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Olio su tela, 80x100 cm
Il dipinto raffigurante Benedetto XVI segue un procedimento consolidato nella tradizione ritrattistica che consiste nell'inserire oggetti di importanza simbolica. Sono elementi che raccontano il carattere del soggetto rappresentato, ne indicano i gusti e le passioni, raccontano di luoghi ed eventi anche lontani nel tempo, ma lo fanno in modo implicito, quasi sommesso perché a prima vista si celano in modo naturale nella composizione. Per essere compresi richiedono infatti la conoscenza e la partecipazione attiva dell'osservatore. Eccone alcuni.
Oggetti e significati.
Alla scoperta di alcuni simboli che arricchiscono l'opera.
Alla scoperta di alcuni simboli che arricchiscono l'opera.
Il mappamondo è un richiamo alla Dichiarazione "Dominus Iesus" circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, un documento firmato da Joseph Ratzinger nell’agosto 2000 in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
La scultura di Sant’Agostino è un richiamo agli studi teologici e ai suoi numerosi scritti. Sant’Agostino da Ippona è infatti uno dei suoi principali punti di riferimento oltre a essere uno dei primi e più importanti dottori della Chiesa.
Il dipinto raffigurante il miracolo di San Corbiniano. È qui ben visibile la Cattedrale di Frisinga richiamo all’Episcopato di Joseph Ratzinger nella diocesi di Monaco-Frisinga e sullo sfondo la città di Roma con la cupola di San Pietro richiamo al Pontificato.
La cornice del dipinto si ispira alle cornici architettoniche del soffitto affrescato della cappella sistina, mentre la conchiglia al centro del lato superiore è un evidente richiamo allo stemma pontificale scelto dal pontefice, simbolo dell’incommensurabilità divina mediante la metafora agostiniana del bambino e il mare.
Il volto di Benedetto XV a cui il pontefice si è ispirato per la scelta del nome, la scultura tiene in mano un rametto di ulivo simbolo del grande impegno per la pace durante il primo conflitto mondiale.
Il pianoforte e lo spartito sono simboli della passione di papa Ratzinger per la musica. Mozart è raffigurato in un piccolo busto e lo spartito è quello della Cantata Wachet auf, ruft uns die Stimme di J. S. Bach che portò Benedetto XVI a dire “Sentendo questo si capisce: è vero; è vera la fede così forte, e la bellezza che esprime irresistibilmente la presenza della verità di Dio”.
Ritratti pittorici
Raffigurare la persona raccontandone anche il carattere e le passioni è ambizione del ritratto pittorico fin dal primo Rinascimento. È in quest’epoca che, grazie ai ritratti che la storia dell’arte ci ha consegnato, cominciano ad assumere una precisa memorabilità i personaggi più illustri e autorevoli. Tale concezione del ritratto, che va oltre la somiglianza al soggetto rappresentato per suggerirne anche aspetti non evidenti, è quella che riprendiamo nel nostro atelier con l’intento di porci al servizio della tradizione.