0. CAMPIONI D’INTERVENTO
La diagnosi, preliminare ad ogni intervento, è necessaria per procedere all’individuazione del materiale costitutivo del substrato oggetto dell’intervento e del fenomeno di degrado in atto, in quanto solo la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche consente di operare nell’ambito metodologico con materiali idonei alla salvaguardia dei principi che regolano gli interventi di restauro.
1. PULITURA A SECCO
Per prima cosa viene effettuata la pulitura meccanica a secco dell’intera superficie del portale, mediante spolveratura con pennelli a setola morbida e l’utilizzo dell’aspiratore elettrico, per rimuovere i depositi superficiali incoerenti e semi coerenti.
2. PULITURA MECCANICA
Rimozione delle macchie presenti sulla superficie, meccanicamente con l’utilizzo del bisturi, spatole, e spazzole per eliminare i depositi organici di guano e le ulteriori incrostazioni presenti sulla superficie. La zona poi verrà sciacquata mediante l’ausilio di spugne e spazzole inumidite in acqua per ottenere una totale rimozione dei residui di sporco.
3. PULITURA CHIMICA
Pulitura a umido delle macchie da ossidazione e delle colature presenti sul metallo. Dopo aver effettuato i test di pulitura necessari a valutare il metodo e i materiali più efficaci e idonei, si procede all’operazione di pulitura fisica e chimica, con l’utilizzo di soluzioni acquose quali soluzioni a pH controllato, chelanti, tensioattivi o di solventi.
4. CONSOLIDAMENTO
Solo sulla porta lignea, in interno, si eseguono alcune operazioni di consolidamento di eventuali parti ammalorate per rinforzare e rendere stabile la struttura, con la finalità di conferire coesione al materiale che si presenta alterato a causa dei processi di degrado.
5. INTEGRAZIONE DELLE MANCANZE E REVISIONE ESTETICA
Dopo aver individuato i materiali più idonei nelle loro proprietà fisiche e più resistenti agli agenti atmosferici esterni si procede con la reintegrazione materica ed estetica delle lacune che interrompono il tessuto decorativo degli elementi metallici.
6. PROTEZIONE DELLE SUPERFICI
Come operazione finale è previsto un trattamento protettivo a base cerosa oppure di una resina acrilica o siliconica, sull’intera superficie, in modo da creare uno strato barriera di protezione tra l’opera e l’ambiente esterno, riducendo così i prodotti futuri di degrado.