L’intervento
Venezia, Basilica di Santa Maria della Salute. Siamo impegnati nel restauro delle facciate e delle sculture esterne, delle vetrate a rulli, del portale in bronzo, del pavimento interno e delle strutture lignee della biblioteca. 12.000 metri quadri di ponteggio, 2 anni di lavoro, 20 tecnici restauratori coordinati in un progetto nel quale convergono, per la sua vastità, aspetti artistici e storici, tecnici, finanziari e istituzionali. Un'esperienza di oltre sessant'anni nella creazione e nel restauro di opere d'arte sacra, per far tornare a splendere un capolavoro della maestria italiana nell'arte.
Diario di cantiere
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Basilica di Santa Maria della Salute
Cenni storici
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Basilica di Santa Maria della Salute
La progettazione e la costruzione della Basilica fu affidata a Baldassare Longhena, architetto allievo di Andrea Palladio e che a questi si ispirò nello stile. Longhena realizzò infatti il sogno del Palladio di realizzare una chiesa a pianta circolare, assolutamente rivoluzionaria per l'epoca, e fuse i suoi insegnamenti (Villa La Rotonda a Vicenza) con quelli dello Scamozzi (Villa "Rocca Pisana" a base circolare a Lonigo) e del Sansovino, arricchendo l'opera secondo la moda del momento, il Barocco, che prevedeva uno sfarzo decorativo grandioso.
L'edificio, a pianta ottagonale, è rivestito in pietra calcarea bianca e si conclude con una caratteristica doppia cupola, chiaro riferimento alla Corona del Rosario. L’esterno si distingue per la serie ricchissima di sculture che, come nell’interno, seguono il tema della glorificazione di Maria. Le facciate hanno un aspetto ricco, imponente, colmo di pieni e vuoti, con alternanza di masse ben contrastate. Il tocco più sorprendente è dato dai contrafforti che cingono il tamburo ottagonale: volute poderose che fungono anche da basamento scultoreo per le altre statue che li sormontano. All’interno si può cogliere in tutta la sua forza l’originalità dello spazio centralizzato, sottolineato dal disegno geometrico della pavimentazione in marmi policromi e dalle sei cappelle laterali illuminate da numerose finestre. L’altare maggiore che rappresenta la Madonna con il Bambino fu disegnato dallo stesso Longhena e scolpito da Giusto Le Court, autore che realizzò anche parte delle statue esterne. All’interno dell’altare è custodita l’icona bizantina che dà il nome alla Basilica. Un finissimo capolavoro di scultura lignea si può ammirare nel coro, mentre nella Sacrestia Maggiore sono custoditi diversi capolavori pittorici di Tiziano, Luca Giordano e Tintoretto. Nel dicembre del 1921, Papa Benedetto XV ha elevato la struttura al rango di Basilica Minore.